L’ISS ha pubblicato, nella versione del 25 aprile 2020, il rapporto n. 19/2020 – Raccomandazioni ad interim sui disinfettanti nell’attuale emergenza COVID-19: presidi medico-chirurgici e biocidi. Il rapporto presenta una panoramica relativa all’ambito della “disinfezione” con l’intento di chiarire punti quali: tipologia di prodotti disinfettanti, sia per la cute umana sia per le superfici, disponibili sul mercato italiano, efficacia di questi prodotti contro i virus, etichette di pericolo presenti sui prodotti, condizioni per un loro corretto utilizzo al fine di garantirne efficacia e sicurezza d’uso. Il rapporto precisa i termini usati nell’ambito della disinfezione chiarendo la differenza tra disinfettante, sanificante, igienizzante per le mani e per l’ambiente e detergente.

Le istituzioni nazionali e internazionali concordano sul fatto che le prime misure di sicurezza da attuare siano quelle di lavare le mani, frequentemente e accuratamente, con acqua e sapone per almeno 60 secondi ogni qual volta si pensi di essere venuti a contatto con superfici/oggetti o parti del corpo contaminate e, qualora non sia possibile, di disinfettare le mani con un disinfettante per la cute. Inoltre, per quanto attiene le superfici potenzialmente infette con le quali si viene a contatto, le misure prevedono un’accurata pulizia con detergente e la disinfezione con presidi a base di cloro, alcoli, perossido di idrogeno, o miscele di ammoni quaternari.

Il documento contiene un’ampia panoramica relativa all’ambito della “disinfezione”, a partire dalla tipologia dei prodotti disponibili sul mercato, la loro efficacia, le informazioni sui pericoli, la normativa di riferimento nonché le condizioni per un utilizzo corretto e consapevole.

Inoltre, l’Appendice A contiene alcuni documenti tecnici destinati agli operatori del settore.

 

Prodotti disinfettanti

I prodotti che vantano un’azione disinfettante battericida, fungicida, virucida o una qualsiasi altra azione volta a distruggere, eliminare o rendere innocui i microrganismi i, ricadono in distinti processi normativi: quello dei Presidi Medico-Chirurgici (PMC) e quello dei biocidi.

I PMC disponibili in commercio sul territorio nazionale per la disinfezione della cute e/o delle superfici sono, per la maggior parte, a base di principi attivi come ipoclorito di sodio, etanolo, propan-2-olo, ammoni quaternari, clorexidina digluconato, perossido di idrogeno, bifenil-2-olo, acido peracetico e troclosene sodico, alcuni dei quali efficaci contro i virus.

I biocidi per la disinfezione umana e per quella delle superfici identificati dal regolamento sui biocidi (BPR) sono costituiti da due distinte tipologie di prodotti (Product Type, PT):

– PT1 per l’igiene umana, che include tutti quei “prodotti applicati sulla pelle o il cuoio capelluto, o a contatto con essi, allo scopo principale di disinfettare la pelle o il cuoio capelluto”.

– PT2 per i prodotti destinati alla disinfezione delle superfici, che comprende i “prodotti disinfettanti non destinati all’applicazione diretta sull’uomo o sugli animali”.

Fra i diversi principi disponibili attivi contro i virus, l’acido lattico è attualmente autorizzato in Italia per i biocidi per l’igiene umana (PT1) e per le superfici (PT2), mentre il perossido di idrogeno è autorizzato per la disinfezione delle superfici (PT2).

 

Meccanismo di azione dei disinfettanti contro i virus

I coronavirus (ai quale appartiene l’agente eziologico di COVID-19) sono microrganismi dotati di involucro (envelope) e, contrariamente a quanto potrebbe sembrare, i virus di questo tipo sono normalmente meno resistenti dei cosiddetti virus “nudi” cioè senza involucro.

Un disinfettante che rivendica un’azione virucida (claim), include sempre l’efficacia contro virus con involucro. Al contrario, un disinfettante che presenti un claim di azione solo contro virus con involucro potrebbe non essere efficace contro virus “nudi” (senza involucro) più resistenti.

 

Disinfezione della cute

L’efficacia di un prodotto per la disinfezione della cute dovrebbe completarsi nell’arco di trenta secondi, un minuto nel caso di prodotti per gli utenti non professionali.

I prodotti disponibili per la disinfezione della cute (PT1) ed efficaci contro i virus sono a base di etanolo (alcol etilico) – (73,6-89% p/p) e di ammoni quaternari (cloruro di didecil dimetil ammonio, cloruro di alchil dimetilbenzilammonio) o di miscele di più principi attivi; inoltre sono disponibili miscele a base di etanolo più 1-propanolo (alcol isopropilico) a una concentrazione di etanolo del 65% (p/p). Le soluzioni alcoliche a concentrazioni più elevate sono meno efficaci.

 

Disinfezione delle superfici

In considerazione della potenziale capacità del virus SARS-CoV-2 di sopravvivere sulle superfici, è buona norma procedere frequentemente e accuratamente alla detersione (pulizia) e disinfezione delle superfici ambientali che devono essere tanto più accurate e regolari in particolar modo per quelle superfici con le quali si viene più frequentemente a contatto (es. maniglie, superfici dei servizi igienici, superfici di lavoro, cellulare, tablet, PC, oggetti di uso frequente).

La linea guida dell’ECDC riporta che, di massima, la pulizia con acqua e normali detergenti e la disinfezione con prodotti disinfettanti comuni è di per sé sufficiente, come primo intervento, per la decontaminazione delle superfici anche se non sono, a tutt’oggi, disponibili prove specifiche della loro efficacia su SARS-CoV-2.

 

Esempi di principio attivo in prodotti utilizzati in Italia negli ultimi due anni (PMC)

Formulazioni OMS per la cute

Nel 2009 l’OMS, per far fronte ad alcune emergenze sanitarie a livello globale, ha reso disponibile la guida “Guide to local production: WHO-Recommended handrub formulations” per la preparazione di prodotti a base alcolica per l’igiene delle mani. Si precisa che tale guida non è destinata alla preparazione a scopo di vendita né alla produzione “fai da te” ma è raccomandata per i produttori che intendono preparare formulazioni per il consumo locale e non a scopo industriale.

Le due formulazioni si ottengono (volume finale di 1 litro) miscelando i reagenti come segue:

Va evidenziato che le sostanze utilizzate nelle due formulazioni presentano caratteristiche di pericolo:

  1. la formulazione 1 prevede l’utilizzo di alcol etilico al 96% (v/v) sostanza infiammabile che può provocare irritazione oculare e di perossido di idrogeno, una sostanza che può provocare gravi lesioni oculari ed è un liquido comburente che può provocare un incendio o un’esplosione;

      2. la formulazione 2 contiene , oltre al perossido di idrogeno come nella formulazione 2, alcol isopropilico, sostanza pericolosa che provoca grave irritazione oculare ed effetti narcotici quali sonnolenza e vertigini ed è infiammabile.

                                                                                                                                                                                ​[Fonte: https://cnsc.iss.it/?p=2812]

 

Fonte: Gruppo di lavoro ISS Biocidi COVID-19. Raccomandazioni ad interim sui disinfettanti nell’attuale emergenza COVID-19: presidi medico-chirurgici e biocidi. Versione del 25 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 19/2020).