I ciclosilossani D4 (Octametilciclotetrasilossano), D5 (Decametilciclopentasilossano) e D6 (Dodecametilcicloesasilossano) sono composti a base di silicone. Contengono unità ripetute di atomi di silicio (Si) e ossigeno (O) disposte in un anello chiuso, che conferisce loro una struttura “ciclica”. A ciascun atomo di silicio sono legati due gruppi metilici (CH₃).

D4, D5 e D6 sono volatili, il che significa che vengono rilasciati nell’aria durante il loro utilizzo. Per questo motivo, questi composti sono anche noti come silossani metilici ciclici volatili.

  Octamethylcyclotetrasiloxane (D4) CE: 209-136-7

 

  Decamethylcyclopentasiloxane (D5) CE: 208-764-9

 

 Dodecamethylcyclohexasiloxane (D6) CE: 208-762-8

 Non esistono fonti naturali note di D4, D5 e D6.

Queste sostanze sono prodotte o importate nell’UE in grandi quantità e utilizzate in numerosi settori. Principalmente, servono come intermedi nella produzione di polimeri siliconici, come oli siliconici, gomme siliconiche e resine siliconiche. Sono inoltre impiegate in prodotti di uso professionale e per consumatori, tra cui cosmetici, cere, detergenti e prodotti per il lavaggio a secco. Alcuni di questi usi non intermedi sono già stati oggetto di restrizioni nell’UE, o lo saranno prossimamente.

 

Quali sono le preoccupazioni?
D4, D5 e D6 sono stati identificati nell’UE come sostanze molto persistenti e molto bioaccumulabili. Tendono ad accumularsi in piante e animali e sono stati rilevati, ad esempio, nei fanghi di depurazione, nel suolo e nelle acque.

Il D4 è altamente tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata ed è sospettato di compromettere la fertilità.

Destano inoltre preoccupazione le potenzialità di trasporto ambientale a lunga distanza di D4, D5 e D6. Ciò significa che queste sostanze possono spostarsi per lunghe distanze dai luoghi in cui sono state utilizzate o prodotte, causando potenzialmente danni anche in regioni remote, come l’Artico e l’Antartico.

 

Cosa sta facendo l’UE?

Sostanze estremamente preoccupanti e autorizzazione REACH
Nel giugno 2018, il D4, D5 e D6 sono stati inclusi nell’Elenco delle sostanze candidate all’autorizzazione in quanto molto persistenti e molto bioaccumulabili (vPvB).

Inoltre:

  • Il D4 soddisfa anche i criteri di sostanza persistente, bioaccumulabile e tossica (PBT).
  • D5 e D6 soddisfano gli stessi criteri se contengono ≥0,1% di D4.

L’inclusione nell’Elenco delle sostanze candidate comporta obblighi per i registranti e per gli attori della catena di approvvigionamento, che devono:

  • Riconoscere tale classificazione nei dossier di registrazione;
  • Comunicare le informazioni lungo la catena di fornitura;
  • Adottare misure per minimizzare esposizioni e rilasci durante l’intero ciclo di vita delle sostanze.

I produttori e importatori di articoli devono inoltre notificare all’ECHA se i loro articoli contengono D4, D5 o D6 in concentrazioni superiori allo 0,1%.

 

Nell’aprile 2021, l’ECHA ha raccomandato alla Commissione europea l’inclusione di D4, D5 e D6 nell’Elenco delle sostanze soggette ad autorizzazione (Authorisation List). Se tale proposta verrà accettata, le imprese dovranno richiedere un’autorizzazione per continuare a usare queste sostanze.

 

Classificazione ed etichettatura armonizzate
Il D4 ha una classificazione armonizzata come:

  • Sospettato di nuocere alla fertilità;
  • Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.

Chiunque fornisca D4 nell’UE è tenuto a classificarlo ed etichettarlo in base a questa classificazione armonizzata, per garantire un uso sicuro e la protezione della salute e dell’ambiente.

 

Regolamento sui cosmetici
Il D4 è stato incluso nell’Allegato II del Regolamento sui cosmetici, che elenca le sostanze vietate, a causa della sua tossicità per la riproduzione.

L’uso del D4 è vietato nei cosmetici nell’UE dal 2019.

 

Restrizioni REACH

  • Gennaio 2018: L’UE ha adottato una restrizione sull’uso di D4 e D5 nei cosmetici a risciacquo, come shampoo, bagnoschiuma, gel da barba, saponi liquidi. La restrizione si applica dal febbraio 2020.
  • Maggio 2024: È stata adottata una nuova restrizione su D4, D5 e D6 per i cosmetici senza risciacquo (es. trucchi, creme viso, prodotti per lo styling), i prodotti per la cura personale, la pulizia a secco, cere, lucidi e detergenti.
    Questa restrizione si applicherà a partire dal 6 giugno 2026 e porterà a una riduzione delle emissioni fino al 90%.

 

Inquinanti organici persistenti (POP)
L’ECHA ha preparato un fascicolo scientifico a supporto di una possibile proposta dell’UE per l’inclusione di D4, D5 e D6 nella Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti (POP).

La Convenzione di Stoccolma è un trattato internazionale volto a proteggere la salute umana e l’ambiente da sostanze che:

  • Sono persistenti nell’ambiente;
  • Si bioaccumulano negli esseri viventi;
  • Sono nocive per la salute umana o l’ambiente;
  • Possono essere trasportate a lunga distanza da aria, acqua o animali migratori, raggiungendo aree remote come l’Artico e l’Antartico.

 

Attività di vigilanza
Un progetto pilota del Forum di vigilanza dell’ECHA ha verificato la presenza di:

  • Acido perfluorottanoico (PFOA);
  • Acidi perfluorocarbossilici a catena lunga (PFCA);
  • Silossani ciclici D4 e D5 in prodotti cosmetici soggetti a restrizioni REACH o POP.

Risultato: il 3% dei prodotti ispezionati conteneva D4 e/o D5.
Le autorità di controllo hanno adottato misure per ritirare i prodotti non conformi dal mercato.

 

Ulteriori informazioni: